Prima di discutere della cura dell’Esofago di Barrett è doveroso fare un passo indietro e fornire una spiegazione, seppur rapida, su questa problematica dal nome comune, ma spesso non conosciuta così bene.
Cosa è l’Esofago di Barrett?
E’ una condizione clinica in cui le cellule della mucosa che riveste l’esofago vengono danneggiate.
E’ una complicanza del reflusso gastroesofageo e comporta che l’esofago stesso generi una nuova mucosa di tipo intestinale per sostituire il tessuto dell’esofago che è stato danneggiato.
Chi soffre di questa patologia ha un rischio più alto di sviluppare il cancro all'esofago, ma questa complicanza può essere prevenuta. Come?
Alimentazione frazionata: 4 o 5 pasti al giorno sono l’ideale per prevenire l’esofago di Barrett
Evitare cibi che stimolano il reflusso gastroesofageo quali bevande che contengono caffeina, cibi grassi, cibi piccanti, cioccolato
Attendere almeno un paio d’ore prima di distendersi dopo aver mangiato
Evitare abiti che stringono particolarmente l’addome
QUALI SONO I FATTORI DI RISCHIO?
- malattia da reflusso gastroesofageo
- ernia iatale
- obesità
- il rapporto tra uomini e donne è di 2:1
- fumo
- età avanzata
- familiarità per Esofago di Barrett
- consumo eccessivo di alcol
TRATTAMENTO
La terapia dell’Esofago di Barrett dovrà puntare al controllo dei sintomi del reflusso gastroesofageo per cui verranno somministrati dei farmaci antiacido.
La terapia dovrà mirare anche alla cura dell’esofagite e soprattutto a ripristinare il normale epitelio squamoso esofageo nelle aree interessate.
Importante quindi è la prevenzione e in caso di importante reflusso è bene consultare il medico specialista che procederà a prescrivere la corretta terapia.