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Ulcera Gastrica e Duodenale: sintomi, cause e diagnosi spiegati dal Dott. Francesco Decembrino

L’ulcera gastrica e quella duodenale sono patologie ancora molto diffuse, spesso sottovalutate o confuse con disturbi più comuni come la gastrite o il reflusso. Eppure, in assenza di una diagnosi corretta e tempestiva, possono portare a complicanze anche serie. In questo contesto, la gastroscopia si conferma uno strumento diagnostico fondamentale, ma troppo spesso rimandato o evitato dai pazienti.


Per fare chiarezza su sintomi, cause, diagnosi e trattamenti, abbiamo intervistato il dottor Francesco Decembrino, direttore della nuova U.O.C. di Endoscopia Digestiva Diagnostica e Interventistica dell’Ospedale “F. Miulli” di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari.
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differenza tra ulcera gastrica e duodenale spiegata dal dott. Francesco Decembrino


Dottor Decembrino, iniziamo con una definizione chiara: cosa si intende esattamente per ulcera gastrica e duodenale, e quali sono le principali differenze tra le due?


"Le ulcere gastriche e duodenali sono delle erosioni profonde della mucosa dello stomaco e del duodeno, spesso causate da un’infezione da Helicobacter Pylori o dall’abuso di farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), più raramente sono secondarie a stress chirurgici o di altra natura. La differenza sostanziale tra le due è che quasi sempre (tranne in rari casi) l’ulcera duodenale riconosce una eziopatogenesi peptica, spesso associata all’infezione da HP, mentre quella gastrica a volte può essere di natura neoplastica, quindi per quest’ultima è sempre indicato un esame bioptico in corso di gastroscopia".


Oggi si parla molto del ruolo dell’Helicobacter pylori e dell’uso cronico di farmaci antinfiammatori come cause principali. Ci può spiegare quanto pesano questi fattori nell’insorgenza dell’ulcera?


"Come già anticipato, questi due fattori pesano in maniera sostanziale e costituiscono le cause più frequenti di ulcera gastrica e duodenale. L'H. pylori è un batterio Gram-negativo che si è adattato a crescere nell'ambiente acido le cui stime di prevalenza variano tra il 5-15% nei bambini e il 30-65% negli adulti, con variazioni significative dovute fattori come l’etnia ed il livello socio-economico. Il suo meccanismo di azione è mediato dalla produzione di citotossine ed enzimi mucolitici che hanno la capacità di provocare un danno alla mucosa sino all’insorgenza di ulcere". 


Si rammenta anche che l’HP è un agente cancerogeno di gruppo 1 ed è associato ad una maggiore probabilità di sviluppare un tumore dello stomaco (adenocarcinoma, linfoma gastrico, MALT-linfoma), quindi, in caso di infezione accertata nel contesto di tale patologia, è buona norma procedere alla sua eradicazione.


Per quanto attiene ai FANS, il loro utilizzo per lunghi periodi può causare ulcere perché hanno la capacità di danneggiare la mucosa protettiva dello stomaco e del duodeno inibendo la protezione di muco e bicarbonati ed alterando il flusso sanguigno locale; per tale motivo, è buona norma, durante l’assunzione di FANS, procedere contestualmente ad una adeguata protezione gastrica con terapia ad hoc".


Spesso i pazienti confondono i sintomi di un’ulcera con quelli di una gastrite o di un semplice reflusso. Quali segnali devono far sospettare la presenza di un’ulcera vera e propria?


"I sintomi dell’ulcera dipendono dalla sua localizzazione dall'età del paziente; molti pazienti, in particolare gli anziani, hanno pochi o nessun sintomo. Il dolore è il più comune, spesso è localizzato all'epigastrio e viene alleviato dall'assunzione di cibo o di antiacidi. Il dolore viene descritto come urente o talvolta come una sensazione di fame, ha un andamento di solito cronico-ricorrente e si presenta con le sue caratteristiche solo in una metà dei casi. 


I sintomi dell'ulcera gastrica spesso non seguono uno schema uniforme, ad es l'assunzione di cibo a volte esacerba il dolore piuttosto che alleviarlo; ciò è vero in particolare per le ulcere del canale pilorico, che sono spesso associate ai sintomi dell'ostruzione, quali ad es. dispepsia, nausea, vomito, ed anche esacerbazione dei reflussi gastro-esofagei.


Le ulcere duodenali, per contro, tendono a causare un dolore più tipico, assente al mattino al risveglio, che compare a metà mattina e che viene alleviato dall’assunzione del cibo, con episodi di recidiva circa 2-3 h dopo i pasti; frequentemente è presente di notte, causando risvegli improvvisi".


Entriamo nel merito della diagnosi: quanto è fondamentale la gastroscopia per confermare con certezza la presenza di un’ulcera e per distinguerla da altre patologie gastriche o duodenali?


"La gastroscopia costituisce sicuramente il gold-standard per la diagnosi della malattia ulcerosa gastro-duodenale, consentendo una accurata diagnosi anche grazie all’ausilio di prelievi bioptici indispensabili per la caratterizzazione delle ulcere o di altre patologie gastro-duodenali e per la verifica della presenza dell’infezione da Helicobacter Pylori".


In quali casi la gastroscopia non è solo utile ma urgente? Ci sono situazioni in cui attendere può essere pericoloso?


"L’esecuzione di una gastroscopia riveste carattere di urgenza tutte quelle volte in cui, oltre ai sintomi tipici di malattia ulcerosa, compaiono anche sintomi legati ad una emorragia digestiva come ematemesi (vomito di sangue fresco e caffeano), emissione di sangue fresco nelle feci o di feci catramose, ipotensione, tachicardia. In tale caso occorre eseguire EGDS in urgenza (entro 24 ore, o prima possibile se è presente instabilità emodinamica). Altri sintomi di allarme che pongono indicazione all’esecuzione di un esame urgente sono un’aggravamento dei sintomi tipici associati a sintomi di ostruzione (vomito biliare o alimentare). In tutti questi casi, attendere e ritardare l’esame può esporre il paziente a gravi rischi".


Una volta diagnosticata un’ulcera, quali sono oggi i protocolli terapeutici più efficaci? Si può davvero parlare di una “guarigione completa”?


"Una volta caratterizzata un’ulcera come peptica, la terapia più efficace, che conduce alla completa guarigione nella quasi totalità dei casi, è la terapia con farmaci acido-soppressori appartenenti alla categoria degli inibitori della pompa protonica (PPI) associata all’eradicazione dell’Helicobacter Pylori qualora si presente; si rammenta che l’eradicazione dell’HP riduce drasticamente le percentuali di possibili recidive ulcerose".


Dottore, possiamo dire che una diagnosi precoce, attraverso la gastroscopia, può davvero fare la differenza tra un problema risolvibile e una complicanza seria?


"Certamente. Possiamo asserire senza ombra di dubbio che una diagnosi precoce eseguita attraverso una gastroscopia impatta in maniera significativa sulla prognosi di tale patologia, potendo determinare, attraverso una sua accurata caratterizzazione, una guarigione completa, o comunque un trattamento efficace anche in caso di complicanze".

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